Isnello

Caratteristico del luogo è il barocco ligneo, ammirato in pregevoli lavori di intaglio conservato in molte Chiese; prezioso esempio la cantoria della chiesa di San Michele e il coro ligneo della Chiesa Madre.



Stucchi del Li Volsi



La Chiesa Madre, di impianto quattrocentesco, è a tre navate. Vi si ammirano gli stucchi seicenteschi di Giuseppe Li Volsi, il coro ligneo di Federico Di Marco e Giacomo Mangio (1601), un tabernacolo marmoreo attribuito a Domenico Gagini, l'organo del 1615 con cassa in legno dorato e intagliato, la cappella dell'Addolorata affrescata da A. Ferraro, detto "il Giulianese", del sec. XVI con il quadro della "Deposizione" dello Zoppo di Gangi, una magnifica statua lignea, quattrocentesca, del San Nicola, cui la Chiesa è dedicata e patrono di Isnello.
                                                                                                                                  Stucchi del Li Volsi







La Chiesa di San Michele, si ritiene edificata tra il 1300 ed il 1400, vi si ammirano il soffitto in legno a cassettoni, minuziosamente dipinto nel sec. XVII, il quadro dei "Quaranta Martiri" attibuito a Martino Russitto (1616 circa), l'organo ligneo del secolo XVII, un crocifisso ligneo attribuito a Frate Umile e l'affresco di S. Leonardo.


 
Tetto della chiesa di San Michele







La Chiesa di Santa Maria Maggiore, è della fine del 1300. Vi si trovano una statua marmorea della Vergine di scuola siciliana del (1547), la cinquecentesca Croce lignea bifacciale pensile con raffigurante la Crocifissione e la Resurrezione, l'organo del 1754 con cassa lignea intagliata con sculture.

                                                                                                                                                              
                                                                                                                                                                         Croce Lignea





La Chiesa dell'Annunziata
, di origine medievale e ristrutturata agli inizi del 1700, possibile ammirare una statua marmorea dell'Annunziata e dell'Arcangelo Gabriele, di scuola Gaginiana, l'organo del 1765 e il quadro della " Nativita' " dello Zoppo di Gangi.




"Nativita"  - Zoppo di Gangi





a Chiesa del Rosario, anticamente dei frati domenicani, fu annessa al palazzo dei principi di Isnello sul finire del '500. Vi si ammirano un quadro, olio su tavola, cinquecentesco del fiammingo Simone de Wobreck, raffigurante la Madonna del Rosario con, ai bordi, i quindici misteri illustrati, un magnifico paliotto, commissionato da Pietro Santacolomba Denti, conte di Isnello dal 1634 al 1666 e, della stessa epoca, un superbo paramento liturgico ricamato in oro, seta e corallo.

                                                                                                                                                                      Olio di Wobreck





Al'ingresso del Paese e' la splendida opera in bronzo dello scultore isnellese Pietro Giambelluca, "La Madre Madonita" , del 1987, che vuole essere un simbolo dell'identità' culturale del paese, una riproposizione simbolica delle sue radici, ma anche testimonianza di una volonta' di crescita e di riscatto.


Madre Madonita